Semplice e digitale. Funziona veramente?

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PIATTAFORMA PER LE NOTIFICHE DIGITALI: Ma cosa vuol dire veramente?

Il primo decreto semplificazioni numero 76/2020 ha previsto la nuova piattaforma per la notificazione digitale degli atti della Pubblica Amministrazione e poi il Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, col decreto 58 del 2022, ha stabilito le regole per il suo funzionamento, in vigore dal 21 giugno 2022. 

Ma cosa vuol dire veramente?

L’obiettivo del Governo resta la semplificazione e la digitalizzazione delle attività e dei servizi della Pubblica Amministrazione nei rapporti col cittadino.

Si tratta di un’infrastruttura pensata per il risparmio della spesa pubblica, per il ripianamento del divario digitale e per consentire un’interazione più semplice, certa ed immediata tra amministrazioni (mittenti) e cittadini o enti privati (destinatari).

Le Amministrazioni possono caricare sulla piattaforma e spedire digitalmente atti, avvisi e comunicazioni ai privati dotati di uno o più domicili digitali (tipo PEC).

Nel caso di due notificazioni andate a vuoto, il gestore della piattaforma rende disponibile ad ogni destinatario l’avviso di mancato recapito del messaggio in apposita area riservata della piattaforma, indicando le ragioni della mancata consegna e dando comunque notizia dell’avvenuta notificazione anche con lettera raccomandata.

A quanti invece non dispongono di una PEC, il gestore della piattaforma invia a mezzo posta (ordinaria) soltanto l’avviso di avvenuta ricezione dell’atto (digitale), consentendone la conoscenza mediante modalità digitali di accesso semplificato (link, bar code, QR code o equivalenti) utilizzabili per un numero limitato di volte.

Terminate tali possibilità, i privati non avranno altra scelta che quella di dotarsi di apposito domicilio digitale.

Funziona veramente? Intanto qualche passo è già concreto. Scopriamolo negli articoli dedicati.