SPID, Carta d’identità Elettronica e Carta Nazionale e Regionale dei Servizi
Anche se il percorso per una piena digitalizzazione della Pubblica Amministrazione è ancora molto lungo, l’Italia è uno dei paesi europei con la maggior diffusione delle identità digitali.
Una spinta fondamentale è stata impressa dalla pandemia da Covid-19, che ha costretto il paese ad un grande balzo in avanti nell’offerta dei servizi a cui è possibile accedere tramite identità digitale.
Tra questi, è ormai di utilizzo comune lo SPID, acronimo per Sistema Pubblico di Identità Digitale, che permette ai cittadini di accedere ai servizi online della PA e anche di soggetti privati abilitati tramite un’unica identità digitale omnicomprensiva.
L’identità SPID viene rilasciata su richiesta del cittadino ad uno dei Gestori di Identità Digitale (o Identity Provider), i quali oltre a fornire l’identità e le informazioni di accesso, gestiscono l’autenticazione degli utenti in via autonoma.
Ogni gestore ha delle caratteristiche sue proprie, e all’atto pratico alcuni si sono rivelati più stabili di altri durante i cosiddetti “click day”.
L’utilizzo di SPID è gratuito, ma per attivarlo è possibile scegliere tra modalità gratuite e modalità a pagamento, dovendo scegliere inoltre tra tre diversi livelli di sicurezza (il terzo dei quali potrebbe prevedere anche costi di gestione).
La Carta d’identità Elettronica, invece, non è altro che il sostituto obbligatorio delle vecchie carte d’identità cartacee, rilasciato dal Ministero per mezzo dei Comuni.
Seppur l’autenticazione con CIE risulta più complessa, questa ha un livello di sicurezza più alto e, a lungo andare, sarà posseduta obbligatoriamente da tutti i cittadini.
Allo stato attuale, SPID e CIE sembrano intercambiabili.
La Carta Nazionale dei Servizi non è altro che la Tessera Sanitaria di ultima generazione, dotata di chip e informazioni criptate.
Questa carta permette l’accesso fisico, ove richiesta, senza necessità di digitare username e password, a patto che si sia in possesso del PIN comunicato dall’ASL.
Alcune regioni, infine, forniscono anche una ulteriore Carta Regionale dei Servizi, col quale accedere a siti e servizi delle Amministrazioni Regionali, in maniera del tutto sovrapponibile alla Tessera sanitaria.
In ottica di digitalizzazione, la speranza è che tutti questi servizi vengano ricondotti ad unità, magari unificando SPID e CIE in un’unica forma di identità digitale.