Il concetto di bene comune, solitamente, fa riferimento a risorse o servizi condivisi da tutta la comunità, che beneficiano tutti e che richiedono una gestione collettiva per il loro buon uso. Oggi associamo a questo concetto le scuole; considerate ormai un bene comune fondamentale perchè forniscono un servizio che va ben oltre l’insegnamento di materie scolastiche: sono luoghi di incontro e di crescita per tutta la società.
Le scuole giocano un ruolo cruciale nella costruzione della coesione sociale. Sono spazi dove bambini provenienti da diverse culture si incontrano e interagiscono, imparando a comprendere e rispettare le differenze. Questo processo non solo aiuta i giovani a sviluppare un senso di rispetto reciproco, ma promuove anche una società più inclusiva e armoniosa. In aree diverse e multietniche, le scuole offrono opportunità uniche di interazione e confronto culturale, abbattendo barriere sociali e favorendo una maggiore comprensione interculturale.
Gestire le scuole come beni comuni richiede un impegno collettivo. Non si tratta solo di investire finanziariamente nell’istruzione, ma anche di garantire che le scuole siano gestite in modo trasparente e responsabile. È essenziale che le decisioni riguardanti le scuole coinvolgano tutti gli attori interessati: genitori, insegnanti, amministratori e membri della comunità. Le scuole devono essere spazi dove si promuove non solo l’apprendimento accademico, ma anche la partecipazione e l’inclusione, rispondendo così ai bisogni e alle aspettative di tutti.