Criminalità nella città: è impossibile uscirne?
Camminare sicuri per la proprio città è un diritto dal quale nessuno dovrebbe essere escluso. Per le ragazze si tratta di stringersi la borsa al corpo o per i ragazzi di unirsi agli amici per evitare problemi di qualsiasi genere.
Ad esempio ci ha incuriosito, ma non stupito, l’articolo di “Catania Today” indica che Catania rientra tra le cinque città più pericolose in Europa, con un indice di criminalità del ben 63,9%! Ma perché tutto ciò? Di certo la ridente città alle pendici dell’Etna, unica nel suo genere per gli amanti del vulcano che per quelli del mare, viene fuori da una storia turbolenta di crimine organizzato che non è stato del tutto ancora debellato.
Camminando per le strade cittadine non si avverte certamente un clima di terrore ma rimane sempre alta la possibilità di venire derubati. Molti diranno che è colpa degli immigrati, ma è davvero così o è solo un modo per dare la colpa a qualcun altro? Come già scritto, la criminalità non è mai mancata nella nostra città e come in tutte le città, e i paesi del mondo, non sarà semplice liberarcene, ma ci sono alcune cose che possiamo fare tutti insieme per cercare di far scendere le posizioni di questa tremenda classifica, e potremmo iniziare a puntare a fare concorrenza a Copenaghen, che si trova al primo posto in quanto sicurezza. Sicuramente puntare sui giovani è sempre un’ottima opzione. Infatti, insegnare alle nuove generazioni il rispetto altrui è un inizio col botto per cominciare la nostra ascesa sulla lista dei buoni. Questo comprenderebbe anche un aumento dei programmi di prevenzione validi sia per gli adulti che per i ragazzi, senza lasciare indietro i detenuti nei carceri, i quali potrebbero avere dei percorsi di riabilitazione (per quelli con crimini minori), e alcuni di redenzione spirituale e non (per quelli con crimini maggiori).
Esiste, ad esempio, un’app di segnalazione del crimine del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, gestita direttamente dalla Polizia di Stato: YOUPOL
Con quest’app puoi segnalare episodi di spaccio e bullismo, viene estesa anche ai reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche.
Trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini agli operatori della Polizia di Stato e georeferenziarle può fare la differenza. È inoltre possibile dall’app chiamare direttamente il 112 (Numero Unico Emergenza) e dove non è ancora attivo risponderà la sala operativa 113 della questura di competenza.
E’ prevista la possibilità di fare segnalazioni in forma anonima.
L’applicativo, nato dalla ferma convinzione che ogni cittadino è parte responsabile e attiva nella vita democratica del Paese, si può scaricare gratuitamente ed è disponibile per dispositivi Ios e Android.
Quindi, tutto sommato, non è più così complicato migliorare lo stato della nostra città perché, bensì si tratti di piccoli passi avanti, sono pur sempre l’inizio per qualcosa di più grande, a questo punto cosa ci blocca dal provarci?